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DISTURBI DEL LINGUAGGIO

DISTURBI DEL LINGUAGGIO

I disturbi di linguaggio (DL) fanno parte dei disturbi evolutivi e rappresentano un insieme di quadri sindromici caratterizzati da difficoltà differenti per qualità e gravità nella comprensione, produzione e uso del linguaggio. Il deficit può essere presente in una o in più componenti linguistiche: fonologia, lessico, semantica, sintassi e pragmatica. L'età per la diagnosi di DL è 36-40 mesi, prima di questo periodo si parla di ritardo del linguaggio. I disturbi di linguaggio possono essere classificati come disturbi specifici del linguaggio (DSL) e disturbi secondari di linguaggio. 

I disturbi secondari di linguaggio sono disturbi che si presentano in concomitanza ad un disturbo di origine primaria che può essere di diverso tipo come disturbi da deficit attentivo ed iperattività , disabilità intelletiva, paralisi cerebrale infantile, sindromi, malformazioni coinvolgenti gli organi fonatori, sordità o disturbi dello spettro autistico. Inserendosi in questi quadri patologici il disturbo di linguaggio costituisce un sintomo di questi. 

Mentre il disturbo specifico del linguaggio (DSL) è un disturbo evolutivo del linguaggio detto "specifico" in quanto non è collegato o causato da altri disturbi evolutivi del bambino, quindi a differenza dei disturbi secondari di linguaggio il disturbo non rappresenta un sintomo di altri quadri patologici primari. ​

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Molti studi hanno dimostrato come fino al 80% dei bambini con disturbo specifico del linguaggio non trattato e risolto evolve successivamente alle scuole elementari come un disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) (il rischio di sviluppare un disturbo dell'apprendimento per questi bambini è di 2-3 volte maggiore rispetto agli altri bambini). Inoltre questi studi hanno dimostrato anche come il 50% dei DL presenta poi alle scuole elementari una difficoltà di apprendimento della lingua scritta (Chilosi et al. 2000, Snowling et al. 2000, Catts et al. 2002, 2005, Brizzolara et al. 2006, Brizzolara et el. 2007, Pennington e Bishop, 2009).  

Dunque risulta di fondamentale importanza la figura del logopedista per questi bambini in quanto il professionista effettuando una presa in carico precoce e un trattamento mirato e individualizzato prevenire l'evoluzione delle difficoltà in ambito scolastico e ottiene dei miglioramenti linguistici superiori a quelli che il bambino potrebbe ottenere soltanto con la maturazione spontanea linguistica. 

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Come capire se c'è un disturbo di linguaggio? 

Ecco alcune domande per aiutarti a capire se il tuo bambino potrebbe avere un disturbo del linguaggio: 

  • Quando parla, viene compreso solo dai famigliari e/o dagli amici più vicini a lui/lei?​

  • Il vocabolario del tuo bambino è ridotto rispetto a quello dei suoi pari?

  • Preferisce indicare e/o utilizzare i gesti al posto delle parole? 

  • I suoni sono prodotti in maniera imprecisa, sostituisce, omette o inverte letterine all'interno delle parole che pronuncia?

  • Ti sembra che fatichi a strutturare  frasi semplici? 

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Se la risposta a una o più di queste domande è si, allora fissa un appuntamento per approfondire.

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